venerdì 29 febbraio 2008

Musei nel territorio

- Museo Paleontologico e Preistorico
Sant'Anna d'Alfaedo - Piazza G.A.dalla Bona - Tel. 045 7532656 - E-mail: ass_la_fonte@libero.it
Orario invernale: nei giorni di mercoledi - sabato - domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Orario estivo: tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 09.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30
Ingresso: intero: €3,00, ridotto: €2,00
Disabili e bimbi sotto i 6 anni: Gratuito
Bimbi dai 6 ai 12 anni, persone sopra i 60 anni, gruppi con più di 5 persone: Ridotto
Il museo riunisce reperti paleontologici e archeologici e si sviluppa su due piani. La sezione paleontologica, al primo piano, comprende una raccolta di fossili di fauna marina inglobati negli strati della "Pietra di Prun" del Cretaceo superiore rinvenuti nelle cave di lastrame di S. Anna d'Alfaedo. La sezione preistorica è in fase di allestimento. Da segnalare una raccolta di denti di Ptichodus

Per approfondimenti e visita virtuale visitate i seguenti siti:
http://www.lessiniamusei.it
http://www.lessiniapark.it

- Museo del Fossile del Monte Baldo
- Palazzo Eccheli Baisi - collezione Osvaldo Giovanazzi
Brentonico - Via Mantova, 4 - Tel. e Fax: 0464.395149 -
E-mail: museofossile@comune.brentonico.tn.it
Orario: 9-12 e 14,30 -17.30
Ingresso: € 2,50 intero, € 1 ridotto (da 6 a 14 anni), € 2 gruppi (oltre 10 persone ed oltre 60 anni)

Il Museo del fossile del Monte Baldo, collezione Osvaldo Giovanazzi spazia dai fossili di Protozoi a quelli di Crostacei ha sede tra i suggestivi avvolti del rinascimentale palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico. Lungo il percorso espositivo si trovano 40 vetrine suddivise in sei sale, una delle quali dedicata interamente all'interpretazione dei fossili nella storia: dal mito alla conoscenza scientifica. La raccolta, che conta più di 1200 esemplari, contiene fossili raccolti nei dintorni della catena del Monte Baldo settentrionale e documenta l'esistenza di gruppi animali vissuti negli ambienti marini che si sono succeduti nei 150 -180 milioni di anni del post Triassico. Particolare menzione merita la raccolta dei Gasteropodi provenienti dal giacimento fossilifero delle Some, dove furono classificate ben 134 specie.

- Musei del Castello Scaligero
Malcesine - via Castello - Tel.: 045.7400837 - E-mail: malcesinepiu@infopoint2.com - Sito-internet: www.malcesinepiu.it
Orario: 9.30-19.30 chiuso nei mesi di gennaio, febbraio e prima metà di marzo
Ingresso: € 4 intero, € 1 ridotto, € 3 gruppi e scuole

Monumento Nazionale dal 1902, il Castello di Malcesine ospita al piano interrato e al piano terra il Museo del Baldo e il Museo del Garda e, in una ex polveriera austriaca, la sala Goethe che raccoglie gli schizzi disegnati dal poeta durante il suo viaggio nella regione. Il Museo del Baldo (piano interrato) presenta una documentazione fotografica sulla vegetazione, sulle caratteristiche geologiche dell'ambiente baldese con le rocce e i fossili, oltre a una sezione sulla fauna e in particolare sull'avifauna in cui nelle bacheche si possono osservare numerosi esemplari impagliati. Una scala conduce al Museo del Garda che illustra il patrimonio naturale e archeologico del territorio ircumlacustre. Riproduzioni fotografiche dei luoghi, disegni e numerosi fossili documentano le principali vicende geologiche e geomorfologiche della regione, flora e fauna del lago di Garda, fauna del Monte Baldo, preistoria del lago, oggetti agricoli e della pescicoltura; ricostruzione del trasporto di navi veneziane lungo la valle di Loppio, suggestivo il castello scaligero.

- Museo del Castello Scaligero
Torri del Benaco - v.le Fratelli Lavanda, 2 - Tel.: 045.6296111
Orario: 9.30-12.30 e 14.30-18 (aprile, maggio e ottobre); 9.30-13 e 16.30-19.30 (da giugno a settembre); 14.30-18 domenica, altri giorni a richiesta (da novembre a marzo)
Ingresso: € 3 intero, € 2 ridotto, € 1 scuole (e da 6 a 14 anni)

Nel museo sono documentati i diversi aspetti della cultura materiale di Torri e della zona dell'Alto Garda. Si articola in diverse sezioni che riguardano l'attività artigianale dei calafati, l'olivicoltura, la pesca, le incisioni rupestri del lago di Garda; è esposto inoltre il plastico e le mappe settecentesche di Torri. È possibile percorrere i camminamenti delle Torri. Al piano terra una serra con limoni ed aranci

- Museo Civico
Caprino Veronese - Palazzo Comunale, p.zza Roma, 6 - Tel.: 045.6209929
Orario: 10-12 da martedì a sabato - chiuso domenica e lunedì
Ingresso: gratuito

Espone reperti paleontologici preistorici e di età romana del Monte Baldo e della piana di Caprino; rassegna fotografica sull’architettura baldense; gruppo della Deposizione in tufo (XIV sec.); sala dei Sogni affrescata.

- Museo Napoleonico
Indirizzo:Rivoli - p.zza Napoleone, 1 - Tel.: 045.7280179
Orario: 9-12.30 e 15-19, lunedì e mercoledì a richiesta; a richiesta (dall'1/11 al 28/2)
Ingresso: € 2,10 intero, € 1,60 ridotto

Espone reperti, oggetti, armi e ricostruzioni storiche della battaglia di Rivoli e della vita di Napoleone.
l museo conserva cimeli della battaglia di Rivoli (14 gennaio 1797), un plastico che riproduce il teatro della battaglia, quadri e ritratti, documenti autografi, stampe e riproduzioni d'epoca relativi al periodo napoleonico. Una sezione, infine, è dedicata al Risorgimento italiano.

- Il Santuario della Madonna della Corona
Il santuario mariano "della Corona" è il più notevole della diocesi di Verona e costituisce meta spirituale per la comunità veronese, e per fedeli provenienti da varie zone d'Italia, nonché dall’Austria e dalla Germania. Situato sul Fianco orientale del Baldo, il santuario sta su una specie di poggiolo che interrompe una parete rocciosa di oltre 500 metri.

Prodotti Tipici

Un esempio dei prodotti tipici dell'area del Monte Baldo

- Il tartufo nero del Monte Baldo
"I tartufi?" replicano molti con faccia stupita quando gli dici che fra il Garda e il Baldo ci sono questi preziosi funghi ipogei. Già, anche i tartufi sono fra il ben di Dio di quest'isola felice. Qui c'è soprattutto il tartufo nero: il tuber aestivum, volgarmente detto scorzone. Ma c'è anche qualche po' di melanosporum, il nero pregiato. Ed altre varietà ancora. Secondo la tradizione, arricchiscono risotti e tagliatelle. Il tartufo gardesano è noto da secoli a gastronomi e naturalisti. A fine Cinquecento il Grattarolo asseriva che i montanari dell'area gardesana "trovano tartuffi, e funghi di molte sorti delicatissimi". Di tartufi delle colline mantovane prossime al Garda si serviva Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Gonzaga nella seconda metà del Seicento: "Ne' tempi freddi - scriveva - si gode la tartuffola delle pianure, che si può conservare in oglio per i tempi caldi, ne' quali ancora se ne può havere di fresca, estratta da monti, e colli". Sul finire dell'Ottocento il Solitro parlava degli "odorosi ed eccitanti tartufi" gardesani, destinati a essere "delizia delle mense signorili". Oggi tra Baldo e Garda, i cercatori autorizzati sono ancora qualche centinaio.

- La marronata di San Zeno
La marronata, la confettura di marroni, è nata sulla riviera veneta del lago di Garda utilizzando i marroni del Baldo. Ad inventare la marronata furono Felice Vivaldi e il figlio Vincenzo. Era il 1933. "La marronata - raccontava il cavalier Vincenzo Vivaldi - ha avuto un'origine un po' fortuita. Io e mio padre Felice leggemmo su un vecchio libro una ricetta popolare che ci incuriosì e subito ci mettemmo ad elaborarla, lavorandoci sopra, sbucciando castagne e facendo prove su prove. Poi il prodotto finalmente ci soddisfece: era riuscito bene".
La produzione dei Vivaldi è continuata sin verso il 1970. Con il 2002 a San Zeno di Montagna la marronata è tornata in vita per merito di un giovane castanicoltore locale: Simone Campagnari.
- Il montebaldo
Il Monte Baldo è un formaggio a pasta semidura prodotto con latte vaccino parzialmente scremato nella zona di Mori, Brentonico, Ala, Avio, Nago e Torbole. La pasta ha colore paglierino intenso nel periodo estivo, paglierino chiaro nel periodo invernale, con occhiatura omogenea a occhio di pernice. La crosta è liscia o leggermente ruvida, la forma cilindrica del diametro di 33-38 centimetri e un'altezza di 8-10 centimetri. Matura da almeno 7 mesi sino a un massimo di 4 anni.

- Il montebaldo primo fiore
Sul Monte Baldo trentino, nella zona di Brentonico, è possibile trovare il Monte Baldo primo fiore, un formaggio vaccino a pasta semidura realizzato con latte parzialmente scremato proveniente dal bestiame al pascolo in malga. Si tratta di un prodotto saporito, profumato, utilizzato sia da pasto che da grattugia. La pasta ha colore paglierino intenso, con occhiatura omogenea. La forma è cilindrica. Matura da 7 mesi a 4 anni.

mercoledì 27 febbraio 2008

L'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo "Angelo Gelodi"


L'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo "Angelo Gelodi" è l'unico osservatorio astronomico pubblico della Provincia di Verona, e si trova nei pressi del rifugio Novezzina sul Monte Baldo.
L'Osservatorio è stato inaugurato il 30 luglio 2005, è di proprietà del Comune di Ferrara di Monte Baldo, ed è gestito tecnicamente dal Circolo Astrofili Veronesi "A. Cagnoli", che ne ha anche elaborato il progetto.
L'Osservatorio viene regolarmente aperto al pubblico per serate osservative, conferenze, visite guidate, iniziative di vario tipo, anche per scuole ed enti.
È attivo, oltre che nella didattica e nella divulgazione per il pubblico, anche nella ricerca amatoriale, ad esempio nel campo delle meteore e della spettrografia.
Gli strumenti principali presenti nell'Osservatorio del Monte Baldo "A. Gelodi" sono due telescopi da 400 mm, uno Schmidt Cassegrain ed un Ritchey Chretien.